Il successore di carlo magno biography

Cosa decise, Ludovico il Pio, che sarebbe accaduto alla sua morte? Con tale atto egli dispose che: la maggior parte dell'impero spettasse al primogenito Lotarioal quale sarebbe andato anche il titolo di imperatore ; a Ludovicodetto il Germanicosarebbe andata la Baviera ; e a Pipino sarebbe andata l' Aquitania. Inoltre, Ludovico e Pipino, dovevano obbedienza a Lotario.

Il successore di carlo magno biography: Charlemagne was King of the Franks

In cosa consisteva la Costitutio romana adottata da Lotario? Indice degli argomenti sul Sacro Romano Impero. L'intera regione venne smembrata in contee e ducati. I Sassoni mantennero la pace fino alquando esplose una nuova insurrezione nella Germania settentrionale. Carlo la soppresse sul nascere, attuando la deportazione di migliaia di Sassoni e ripopolando la regione con coloni franchi e slavi.

L'ultima misura presa da Carlo fu una nuova deportazione, nell'dei Sassoni stanziati oltre l' Elbama ormai la Sassonia era ben integrata nel dominio franco e i Sassoni incominciarono ad essere regolarmente reclutati nell'esercito imperiale. Lo stesso territorio sassone, del resto, fu suddiviso e affidato alle cure di vescovi, sacerdoti e abati, e proliferarono chiese, abbazie e monasteri che, comunque, erano costretti a vivere in un continuo stato d'allarme.

Nel mondo islamico la dinastia abbaside aveva di recente preso il sopravvento su quella omayyade. L'intervento di Carlo nella Penisola iberica fu tutt'altro che trionfale, e non privo di momenti dolorosi e gravi rovesci. Nella disastrosa imboscata morirono diversi nobili e alti ufficiali, tra cui " Hruodlandus " Orlandoprefetto del limes di Bretagna.

La sconfitta di Roncisvalle non fece diminuire l'impegno di Carlo nell'ampliamento dei territori dell'area pirenaica sotto il suo controllo e nella difesa del confine iberico, di fondamentale importanza per impedire che le armate arabe dilagassero in Europa.

Il successore di carlo magno biography: The Monk of Saint

Fu creata allora la Marca Hispanicariconoscibile nell'odierna Catalogna : [ 41 ] uno Stato-cuscinetto, dotato di una relativa autonomia, posto a difesa dei confini meridionali del regno franco da eventuali attacchi musulmani. Fu forse proprio per tentare di risolvere questi problemi che alla fine del Carlo scese di nuovo in Italia, con un esercito non particolarmente numeroso, e fu nuovamente accolto con grandi onori da papa Adriano I.

Dopo la morte di Arechi, avvenuta il 26 agostola situazione nel ducato beneventano non fece che degenerare, a causa dei contrastanti interessi del papa, che denunciava complotti inesistenti per spingere Carlo all'intervento militare risolutivo, della duchessa reggente, la vedova Adelpergache voleva da Carlo la restituzione del figlio Grimoaldoil legittimo erede tenuto in ostaggio dal re franco, e dai bizantini di Napoli e Sicilia guidati da Adelchifiglio di re Desiderio e dunque fratello di Adelpergache tentavano di riconquistare posizioni in Italia centrale.

Nelprima di scendere di nuovo in Italia, Carlo aveva dovuto affrontare una rivolta di nobili della Turingiaguidata dal conte Hardradche ebbe importanti risvolti politici. Sulla base delle scarsissime informazioni risulta difficile ricostruire precisamente sia le cause che l'effettiva portata della congiura, che probabilmente mirava ad un'insubordinazione generalizzata contro il re, e forse anche alla sua soppressione.

Quanto alle cause, sembra debbano essere ricercate in almeno un paio di motivazioni principali: il malcontento dei Turingi e dei Franchi orientali in generale per aver dovuto sopportare la gran parte del peso delle spedizioni militari contro la Sassonia [ N 5 ]e la regola in base alla quale ogni popolazione doveva conservare e osservare le proprie leggi; per questo secondo caso, in particolare, sembra che Hardrad si sia rifiutato di dare una sua figlia in sposa a un nobile franco, con il quale probabilmente si era impegnato secondo le leggi franche.

I rivoltosi si rifugiarono nell' Abbazia di Fulda il cui abate Baugulfo fece da mediatore per un incontro tra il re e i congiurati. Questo non toglieva ai nobili e ai potenti i loro diritti, che provenivano dalla loro stessa casata e non dal sovrano e che in qualche caso potevano anche entrare in contrasto con quelli del rema aggiungeva un dovere.

Forse in qualche modo collegata a quella di Hardrad, in quanto anch'essa ordita da alcuni nobili delle regioni orientali, fu la ribellione di Pipino il Gobbo del Si aggiunga che Tassilone poteva vantare, nei confronti della Chiesa, gli stessi meriti di Carlo in quanto ai rapporti con il clero e alla costruzione di abbazie, monasteri e chiese.

Inoltre Carlo pretese la consegna non di semplici ostaggi, ma di Teodonefiglio maggiore e coreggente di Tassilone, prendendo di fatto nelle sue mani il potere del paese. Carlo, che non aspettava altro, ne venne a conoscenza scoprendo, tra l'altro, un'alleanza stipulata tra il cugino e il principe longobardo Adelchi che era frattanto riparato a Costantinopoli ; durante l'assemblea dei grandi del regno convocata nel a Ingelheimlo fece arrestare mentre i suoi inviati arrestavano la moglie e i figli che erano rimasti in Baviera.

Tassilone e i figli maschi furono tonsurati e rinchiusi in monasteri, Liutperga fu esiliata e le due figlie femmine furono anch'esse imprigionate in separate abbazie. Essi, insieme agli appartenenti a un'etnia affine, i Bulgariassoggettarono i vari popoli slavi che stanziavano sul territorio. Pur riconvertendosi all'allevamento e alla pastorizia, non rinunciavano ad effettuare ripetute scorrerie ai confini del regno carolingio e dell' Impero bizantino.

Vennero istituiti dei comandi militari alla frontiera come la Marca Orientale costituente la futura Austriaper meglio coordinare le manovre dell'esercito e nel le truppe franche procedettero all'invasione, percorrendo il Danubio su entrambe le sponde. L'esercito a nord era guidato dal conte Teoderico e accompagnato da una flotta di chiatte e barconi incaricata di trasportare rifornimenti e permettere una rapida comunicazione tra le due sponde.

Contemporaneamente un altro esercito si muoveva sul versante sud del fiume, comandato personalmente da Carlo, accompagnato dal figlio Ludovicore d' Aquitania. Generalmente, i re franchi si presentavano come naturali difensori della Chiesa cattolicaavendo "restituito" al pontefice ai tempi di Pipino quei territori dell' Esarcato di Ravenna e della Pentapoli che per concezione comune erano creduti appartenenti al Patrimonio di san Pietro.

Carlo sapeva bene che al papa importava soprattutto ritagliare un sicuro territorio di sua pertinenza in Italia centrale, libero da altri poteri temporali, compreso quello bizantino. I rapporti tra l'Imperatore e papa Adriano I sono stati ricostruiti dalla letteratura delle missive epistolari che i due si scambiarono per oltre un ventennio.

Il clero franco, ritenuto sottomesso al papa, non era neanche stato invitato, e Adriano aveva accettato le risoluzioni conciliari. Alla morte del pontefice, neldevotamente e sinceramente compianto da Carlo, assunse il successore di carlo magno biography tiara papa Leone IIIpapa di origine modesta e privo di appoggi fra le grandi famiglie romane.

Immediatamente fu inviata una commissione nella Francia meridionale, terra di diffusione dell' adozionismocon il compito di ristabilire l'obbedienza alla Chiesa di Roma. Da qui, non si sa se di sua iniziativa o su invito di Carlo, si fece condurre presso il re, che si trovava a Paderbornsua residenza estiva in Vestfalia. Gli oppositori del pontefice, intanto, gli ingiunsero di prestare un giuramento con il quale respingeva le accuse di lussuria e spergiuro ; in caso contrario avrebbe dovuto lasciare il seggio pontificale e rinchiudersi in monastero.

La nascita di un nuovo Impero d'Occidente non fu ben accolta dall'Impero d'Oriente che tuttavia non aveva i mezzi per intervenire. Sulla questione autorevoli studiosi, in primis Federico Chabodhanno ricostruito la vicenda dimostrando come la versione di Eginardo rispondesse a precise esigenze di ordine politico, ben successive all'accaduto, e come essa fosse stata costruita ad arte per le esigenze che s'erano venute affermando.

Inizialmente le cronache coeve concordavano sul fatto che Carlo fosse tutt'altro che sorpreso e contrario alla cerimonia.

Il successore di carlo magno biography: Thegan di Treviri, o Degan

Secondo un'altra interpretazione P. I rapporti con l' impero bizantino furono saltuari. L'incoronazione di Carlo quale imperatore fu comunque un atto che fece irritare Costantinopoli, che accolse la notizia con derisione e disprezzo; [ 81 ] la maggiore preoccupazione era l'incognita costituita dal sorgere di una nuova potenza che si poneva allo stesso livello dell'impero d'Oriente.

Probabilmente il freddo clima di Aquisgrana in cui il pachiderma era costretto a vivere lo fece deperire fino a condurlo alla morte per congestione. L'Imperatore ne pianse, ordinando tre giorni di lutto in tutto il regno. Nell' fu affidata a Carlo il Giovane una spedizione contro re Goffredo di Danimarcache aveva tentato di sconfinare in Sassonia ottenendo anche qualche buon risultato.

Carlo diede immediatamente ordine di costruire una flotta e di radunare un esercito che volle guidare personalmente, ma prima che potesse intervenire gli invasori, che probabilmente si rendevano conto di non poter sottomettere stabilmente quella regione, si ritirarono nello Jutland. Carlo aveva unificato quasi tutto quello che restava del mondo civilizzato accanto ai grandi imperi arabo e bizantino ed ai possedimenti della Chiesa, con l'esclusione delle isole britanniche, dell'Italia meridionale e di pochi altri territori.

Un tale giuramento giustificava pertanto il diritto di vita e di morte da parte del sovrano. Il governo centrale era costituito dal palatium. Sotto questa denominazione si designava non una residenza, ma il complesso dei collaboratori alle sue dipendenze, che seguivano il re in tutti gli spostamenti: organo puramente consultivo, era costituito da rappresentanti laici ed ecclesiastici, uomini di fiducia a contatto quotidiano con il sovrano, che lo aiutavano nell'amministrazione centrale.

In un impero di dimensioni talmente rilevanti, questo tipo di suddivisione e frammentazione del potere in senso gerarchico era l'unico sistema per poter mantenere un certo controllo sullo Stato. Il potere centrale, che si esplicava nella persona dell'imperatore, consisteva essenzialmente in un ruolo di guida del popolo, di cui doveva assicurare la difesa e la tutela della giustizia tramite i suoi funzionari.

Il punto debole di questa struttura era costituito dai rapporti personali che questi plenipotenziari intrattenevano con l'imperatore, e soprattutto dall'intrecciarsi degli interessi personali dinastici e fondiari con quelli dello Stato: un equilibrio fragile che non sarebbe sopravvissuto a lungo alla morte di Carlo. Tutte queste norme denunciano una sorta di sfaldamento dell'impero ed il coraggio, da parte dell'imperatore, di denunciare, smascherare e combattere abusi e soprusi che forse, in tempi di campagne militari, non sarebbe stato opportuno evidenziare.

Di particolare interesse alcune disposizioni riguardanti la costruzione di navi e la creazione di una flotta, proprio nel periodo in cui dalla Scandinavia il popolo dei Normanni cominciava a rendere insicure le coste settentrionali dell'impero.

Il successore di carlo magno biography: Copertina G. Albertoni, L'elefante di

Tra il e il estese in tutto il regno un sistema basato sul monometallismo argenteo, che si basava sul conio del denaro d'argento con un tasso fisso. Per oltre cento anni il denaro mantenne comunque inalterato peso e lega. Fu stabilita una riforma della composizione delle giurieche dovevano essere costituite da professionisti, gli scabini esperti di dirittoche sostituirono i giudici popolari.

Al dibattimento, inoltre, non dovevano partecipare altre persone se non il giudice il contecoadiuvato da vassalliavvocati, notai, scabini e dagli imputati direttamente interessati alla causa. Nessun accenno fu fatto nella spartizione per l' Istria e la Dalmaziaregioni critiche per i rapporti con Costantinopoli e tuttora contese. Il documento prevedeva il divieto di suddividere ulteriormente i regni, in modo da evitare una futura frammentazione; in caso di morte prematura o di mancanza di eredi di uno dei fratelli si sarebbe proceduto ad un'ulteriore spartizione tra quelli superstiti.

Del fronte comune non se ne fece nulla, i Bizantini persero terreno in Italia meridionale, abbandonando definitivamente la Sicilia a tutto vantaggio dei Franchie i Saraceni avanzarono, occupando per oltre un secolo l'isola, oltre alle coste della Provenza e della Settimania [ ]. L'attenzione di Carlo, che pensava alla ristrutturazione e al governo del suo regno, rivolgeva particolare attenzioni a quell' Impero romano di cui si faceva prosecutore sia nel nome, sia nella politica.

La Rinascita carolingia ebbe una natura essenzialmente religiosa, ma le riforme promosse da Carlo Magno assunsero una portata culturale. La riforma della Chiesa, in particolare, si proponeva di elevare il livello morale e la preparazione culturale del personale ecclesiastico operante nel regno. Nell' Epistola de litteris colendis si prescrisse a preti e monaci di dedicarsi allo studio del latino, mentre con l' Admonitio Generalis del fu ordinato ai sacerdoti di istruire ragazzi di nascita sia libera sia servile [ ]ed in ogni angolo del regno e poi dell' Impero sorsero delle scuole vicino alle chiese ed alle abbazie.

Sotto la direzione di Alcuino di Yorkintellettuale dell' Accademia Palatinavennero redatti i testi, preparati i programmi scolastici ed impartite le lezioni per tutti i chierici. Domanda di: Dott. Isira Coppola Ultimo aggiornamento: 3 agosto Richiesta di rimozione della fonte Visualizza la risposta completa su it. Richiesta di rimozione della fonte Visualizza la risposta completa su icpascoligozzano.

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